“Progetti ad arte”: Analogia Project

a cura della  Scuola di Progettazione Artistica per l'Impresa  prof.ssa Elisabetta Furin

Il 18 gennaio con lo studio Analogia Project si inaugura una serie di incontri dedicati ai designers di spicco del panorama italiano e internazionale. Il tema di questo format è "Progetti ad arte" e prende spunto da alcune riflessioni di Ugo La Pietra, che nei primi anni del 2000 fonda il percorso di studi in Progettazione Artistica per l'Impresa all'interno delle accademie di Belle Arti in Italia, per definire una strada di ricerca non ancora classificata, a cavallo tra l'arte e il design.

 

“Il dibattito oggi dovrebbe essere fatto sull’esigenza da parte di una generazione di creativi di far crescere un’area di sperimentazione progettuale e il bisogno di reintrodurre a cultura de progetto là dove ancora esistono risorse nei nostri territori. […] Ci troviamo di fronte ad un processo creativo di cui i risultati non sono poi tanto facilmente definibili come «oggetti d’arte» e «oggetti d’uso». Sono oggetti che preferisco chiamare progettati e realizzati «ad arte»”

Argomenti per un dizionario del design, Ugo La Pietra (2019)

 

Ancora oggi, soprattutto negli ultimi tempi, è forte l’indagine su questo tema: con gli studenti dell'Accademia di tutti gli indirizzi (in particolare Design e Fashion) proveremo ad interrogarci su questo aspetto, in compagnia dei professionisti che portano avanti questa ricerca, attraverso il racconto dei loro progetti “ad arte”.

 

Andrea Mancuso, fondatore dello studio Analogia Project – https://analogiaproject.com/

La ricerca dello studio Analogia Project, rappresentato dal designer Andrea Mancuso, esordisce nel 2011, durante la London Design Week, dove espongono delicati ed eterei oggetti tracciati con un sottile filo di lana che fluttua nello spazio. Da qui il passo per importanti collaborazioni è stato breve, contando in pochi anni committenze da grandi marchi quali Hermès, Bulgari, Etro e Fendi. Hanno recentemente curato un progetto per Palazzo Fendi a Roma, usando un’originale interpretazione del Palazzo della Civiltà Italiana, la grande opera realizzata nel 1942 al quartiere Eur e diventata di recente la sede della Maison.

 

L’iniziativa è valida per il riconoscimento dei 4 CFA ed è aperta a tutti gli studenti dell’Accademia.

 

Progetto grafico della locandina a cura dello studente Gabriele Caciotto.