Alain Le Bourgocq – Una mostra

a cura di Aldo Iori

con la collaborazione degli amici dell'artista e degli studenti del Biennio specialistico ABA

Patrocinio dell'Accademia di Belle Arti 'Pietro Vannucci' di Perugia e del Comune di Perugia.

Venerdì 7 giugno 2019 alle ore 18,00 al Centro per l’Arte Contemporanea Trebisonda di Perugia è prevista l’inaugurazione di Alain Le Bourgocq – Una mostra di Alain Le Bourgocq (1954- 2001) con la collaborazione degli amici dell’artista e degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Perugia.

La mostra è occasione per mostrare l’opera dell’artista francese, finora custodita presso Centro per l’Arte Contemporanea Trebisonda di Perugia, prima che sia destinata a un nuovo deposito.L’artista ha segnato una stagione artistica perugina con il suo lavoro artistico che privilegia la concettualizzazione della processualità esecutiva e il luogo espositivo come momento di verifica dell’opera. La particolarità di questa mostra nasce dalla difficoltà di dare forma a un’esposizione delle opere senza la presenza dell’artista e dalla necessità di mostrare il pensiero dell’artista anche mediante frammenti di opere nel corso del tempo deteriorate e distrutte in parte e documenti specifici. Sarà quindi posta in visione anche la grande mole di disegni e progetti tratti dai numerosi quaderni attraverso l’ausilio delle tecniche audiovisive.

Alain LE BOURGOCQ nasce a Lesneven in Francia nel 1954 e dopo aver compiuto studi universitari nel campo delle arti visive a Rennes nei primi anni Ottanta frequenta l'Accademia di Belle Arti ‘Pietro Vannucci’ di Perugia e si diploma in pittura con l’artista Nuvolo con una tesi sperimentale in Storia dell’arte con Bruno Corà. Le sue prime opere si connotano come la verifica di assunti e di tautologie che riguardano il pensiero e gli elementi costitutivi del fare arte ove la scrittura, la definizione del luogo e delle modalità divengono l'oggetto della speculazione artistica. Negli ultimi anni questa attitudine si è definita nelle opere attraverso l'assunzione di materiali significanti e propri del costruire: il gesso, il legno, il catrame, il cemento, il ferro divengono parte di un linguaggio con il quale viene posta e rinnovata continuamente la questione delle loro possibilità costitutive dello spazio, pubblico o privato dell'artista, del mimetismo e della lateralità rispetto a una dominanza di altri assunti formali e di modalità operative. Artista tra i più interessanti nel panorama della città di Perugia degli anni ottanta e novanta, è attivo promotore dell’associazione culturale per le arti visive Opera e partecipa a mostre in Italia in spazi pubblici e privati tra cui: “TIR” (Perugia,1986),” FABBRICA” (Gall. Minini, Brescia), “2 o 3 gradi di latitudine a sud est di Dada” (Gall. Il Milione, Milano, 1991), “Arte domani” (Incontri Internazionale d’Arte, Spoleto, 1991), “Micce: come diviene ciò che è” (azione pubblica, Sala della Vaccara, Perugia, 1992), “Fiumara d’arte”, Pettineo ME, 1993), “Presenze” (CERP, Rocca Paolina, Perugia, 1993), “Index” (personale, Studio A’87, Spoleto, 1995), “Forma Urbis: XXIII Biennale, Gubbio, 1996).  Muore a  Perugia nel maggio 2001.

Dal 7 giugno al 30 giugno 2019 – Venerdì, sabato e domenica dalle ore 17,30 alle ore 19,30

INFO: danilart@libero.it                         cell 3315793797  3381593981