Installazione realizzata dall'artista Rossella Vasta per il Museo dell'Ara Pacis e dedicata al dramma dell'immigrazione.
Installazione realizzata dall'artista Rossella Vasta per il Museo dell'Ara Pacis e dedicata al dramma dell'immigrazione.
Giovedì 19 gennaio 2017 alle ore 18 , presso l'Auditorium del Museo dell'Ara Pacis, si svolgerà un incontro sul tema dell'immigrazione e dei modelli di accoglienza messi in atto in alcune realtà italiane particolarmente avanzate, che possono rappresentare situazioni pilota ed esempi positivi a fronte di un problema che coinvolge non solo il nostro territorio nazionale , ma l'intera Comunità Europea.
Nel corso dell'incontro verrà proiettato in anteprima assoluta il reportage La fratellanza, appositamente realizzato in Friuli Venezia Giulia dal documentarista Marco Agostinelli.
In occasione del filmato realizzato da Agostinelli, il Presidente della Regione, on. Debora Serracchiani, ha sottolineato come il modello di accoglienza diffusa sperimentato a Palmanova abbia consentito l'integrazione dei richiedenti asilo nel territorio, coniugando la doverosa accoglienza di chi fugge dalla guerra e dalle persecuzioni con il necessario rispetto delle nostre regole e delle nostre comunità. A sua volta il reportage che documenta gli aspetti principali di questo modello ha il pregio, a giudizio del Presidente della Regione, di rendere concreta una discussione sulla gestione dell'immigrazione che, troppo spesso, è dominata dall'ideologia. Le immagini della quotidianità nei paesi della Bassa friulana ci dimostrano che l'applicazione, con pratico buon senso, dei valori di umanità di cui è pervasa la nostra cultura è, ancora oggi, la via maestra.
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L'evento rappresenta l'esibizione conclusiva dell'istallazione realizzata dall'artista Rossella Vasta per il Museo dell'Ara Pacis e dedicata al dramma dell'immigrazione.
L'istallazione , visibile presso il Museo dell'Ara Pacis si compone di due fondamentali elementi simbolici: una barca, realizzata a Lampedusa con legni sabbiati d'imbarcazioni naufragate, e i piatti-scultura della Tavola del Silenzio, che l'artista Rossella Vasta porta nel mondo promuovendo progetti umanitari e di sostenibilità, che si organizzano intorno ad una “tavola”, luogo neutrale d'incontro e di dialogo, dove il proprio silenzio favorisce l'ascolto dell'altro.
Il progetto italiano è stato curato dal critico d'arte Roberta Semeraro, che ha voluto “apparecchiare” questa edizione italiana presso Museo dell'Ara Pacis, per sottolineare come il passato debba essere il punto di partenza per riflettere su argomenti fondamentali come la pace. Il progetto, accolto dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali, ha ricevuto il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo, dell'Ambasciata degli Stati Uniti d'America in Italia e dei Comuni di Lampedusa e Palmanova.
Il progetto tecnico dell'allestimento è dell'architetto Mauro Zucchetti e i video che accompagnano linstallazione nelle ore notturne sono stati realizzati dall'Agenzia di Comunicazione Necos.