PETER FEND, COME L’ITALIA PUÒ RISTABILIRE L’ECOLOGIA DEL MONDO

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Incontro con l’artista Peter Fend
Conferenza di Massimiliano Scuderi

Cura e organizzazione
Corso di “Pittura”, Prof.ssa Lucilla Ragni
Corso di “Metodi e tecniche di pittura sacra contemporanea”, Prof.ssa Meri Tancredi

incontro- conferenza con l’artista internazionale Peter Fend e Massimiliano Scuderi, direttore artistico della Fondazione Zimei di Pescara.
L’iniziativa, organizzata dai corsi di Pittura e Metodi e tecniche di pittura sacra contemporanea, si svolge nell’ambito del nutrito programma di attività didattico-culturali proposte dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” e fornisce agli studenti e alla cittadinanza un’opportunità  per aprirsi ad un fruttuoso confronto con importanti espressioni del mondo artistico nazionale e internazionale.

Martedì 31 ottobre 2017 ore 15:00 presso l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia si terrà un incontro- conferenza con l’artista internazionale Peter Fend e Massimiliano Scuderi, direttore artistico della Fondazione Zimei di Pescara.L’iniziativa, organizzata dai corsi di Pittura e Metodi e tecniche di pittura sacra contemporanea, si svolge nell’ambito del nutrito programma di attività didattico-culturali proposte dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” e fornisce agli studenti e alla cittadinanza un’opportunità  per aprirsi ad un fruttuoso confronto con importanti espressioni del mondo artistico nazionale e internazionale.

«Questo artista considera il mare come una grande fonte di ricchezza per la civiltà umana – spiega Massimiliano Scuderi, curatore, critico e Direttore della Fondazione Zimei di Pescara. Il suo approccio nasce dall’idea di contribuire alla realizzazione di grandi interventi territoriali attraverso opere ingegneristiche ed architetture funzionali. Ad esempio, propone sistemi per la coltivazione di alghe giganti brune nel Mare Adriatico con le quali produrre biomasse per il biogas, con ricadute di tipo socio-politico sulle comunità locali. Citando Dennis Oppenheim, Fend sottopone delle idee alla società attraverso l’arte. Rimescola storia e geografia e, al limite dell’utopia, ripensa i confini degli stati concentrandosi sui bacini idrici». Si tratta di una pratica nel campo dell’architettura che incontra quattro requisiti elencati da Leon Battista Alberti, affinché una città abbia aria, acqua, spazio in cui muoversi e difesa.

Peter Fend (Columbus, Ohio,1950)

Vive e lavora a New York. Il New York Times ha definito il suo lavoro “Una miscela di arte concettuale, attivismo e imprenditoria che propone per affrontare i problemi ambientali attraverso un’applicazione dell’ arte come design”. L’ambito di ricerca di Peter Fend è l’energia, in particolare quella sostenibile, con tutte le implicazioni di carattere geopolitico. Artista impegnato in progetti che interessano vaste porzioni di territori in tutto il mondo, realizza tecnologie che ricordano le strutture di Buckminster Fuller e che affermano l’arte come paradigma dell’evoluzione umana, denunciando la necessità di ricorrere a nuovi strumenti traendoli direttamente dall’arte, per sviluppare una nuova consapevolezza nell’uso dei materiali, della terra, dell’acqua, dell’ecologia e dell’energia. Il lavoro di Peter Fend è stato esposto in spazi pubblici e privati di tutto il mondo. Ha partecipato a diverse edizioni della Biennale di Venezia (1993/1995/1997/1999/ 2003 e 2005); alle edizioni del 1987 e 1992 di Documenta a Kassel, nel 2007 alla Sharjah Biennial( Emirati Arabi), alla Biennale di San Paolo nel 2001 e a quella di Liverpool nel 2004. Ha inoltre esposto in varie occasioni in musei come , Nationalgalerie di Berlino, Centre Pompidou e Palais de Tokyo di Parigi, ZKM di Karlsruhe, Centre Pompidou di Metz, Mumok e Secession a Vienna, Rooseum di Malmo, Fondazione Cini, Fondazione Giuliani, Museo Pav e Fondazione Zimei in Italia, YBCA di San Francisco, ACC a Weimer, FRAC Provence Alpes Côte d’Azur a Marsiglia, Mamco e Ars Elettronica in Svizzera, Ujazdowski Castle a Varsavia, MOMA PS1 di New York tra gli altri. E’ nelle collezioni del Universalmuseum Joanneum, Graz , dello Stedelijk Museum voor Actuele Kunst (S.M.A.K.) a Gand in Belgio, del FRAC Poitou-Charentes – Angoulême, Angoulême e FRAC – Provence-Alpes-Côte d’Azur a Marsiglia in Francia. Hanno scritto di lui vari critici e curatori tra i quali Hans Ulrich Obrist, Nicolas Bourriaud, Alan Jones, David Joselit, Angela Vettese, Francesco Bonami.

L’artista Peter Fend è una delle voci più importanti della scena artistica internazionale. In bilico tra arte, architettura, ingegneria, geopolitica e ad altre numerose discipline, Fend prova a suggerire al mondo un nuovo corso attraverso un maggiore e consapevole impiego delle ricchezze dei bacini idrografici, di mari ed oceani, e attraverso alcune proposte progettuali per un nuovo equilibrio mondiale fondato su una policy innovativa nell’uso della terra e delle acque. Queste sue teorie nascono dalla consapevolezza di poter trarre dall’arte gli strumenti per rispondere alle problematiche del mondo contemporaneo, sicuro della non unicità dell’opera e della sua possibile ripetibilità in una visione ampliata oltre il contesto dell’arte stesso. La conferenza, organizzata nel mercato Ittico, uno dei punti nevralgici della vita della città legata al mare, nasce dalla volontà comune della Fondazione Zimei e del FLAG Costa di Pescara di inaugurare una stagione progettuale condivisa tra le realtà più propositive del territorio in questo caso sui temi della sostenibilità, del lavoro, dell’arte e del mare. In questo senso Peter Fend, interessato da sempre alle innumerevoli possibilità derivanti dall’impiego delle ricchezze marine, intende sottolineare come la città di Pescara possa avere un ruolo trainante nell’economia dell’eurocontinente, offrendo a tutti una proposta progettuale di sviluppo delle potenzialità del Mare Adriatico, per la tutela e la valorizzazione degli habitat marini e per la promozione delle attività legate al mare.

Massimiliano Scuderi(Reggio Calabria 1969)

Curatore, critico e architetto, con un dottorato di ricerca in Culture, Linguaggi, Politiche della Comunicazione ed una tesi sul rapporto tra produzione artistica contemporanea e contesti urbani. Già docente di gestione e applicazione delle arti visive presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo, è docente di Arte contemporanea e sviluppo territoriale presso il Deca Master. Ha svolto attività di ricerca in varie università italiane ricevendo numerose borse di studio. Ha inoltre svolto periodi di ricerca all’estero tra i quali nel 2014 quello presso il centro d’arte contemporanea Le Consortium di Digione sotto la direzione di Xavier Douroux.

Attualmente è direttore artistico della Fondazione Zimei di Pescara ed è curatore dei progetti internazionali della Fondazione per l’Arte di Roma. E’ stato curatore  del settore Arte Contemporanea della Fondazione Capri dal 2009 fino al 2012 ed è stato direttore artistico della galleria Warehouse. Nel 2014 ha creato la piattaforma internazionale AIM (Artists In Movement) progetto sulle residenze artistiche e per la mobilitazione di artisti e opere che annovera 12 fondazione internazionali per l’arte contemporanea. Ha curato numerose mostre e seminari internazionali sull’arte e l’architettura contemporanee come Art CrossingNuove Alleanze (media partner Arte e Critica), Space, People & Place, Index (media partner Flash Art), Travelogue, Arret sur l’image (In collaborazione con Abitare), The Fountainhead, Politiche della Natura etc. Ha lavorato con quasi 200 artisti e architetti di fama internazionale come Vito Acconci, Atelier Bow – Wow, Michelangelo Pistoletto, Ettore Spalletti, Hans Schabus, Peter Fend, Luca Vitone, Noritoshi Hirakawa, Anna Franceschini,  Frank Scurti, Zafos Xagoraris, Micheal Lin, Saadane Afif, Kan Xuan, Philippe Rahm, Madeleine Berkhemer, Damir Ocko, Nuria Fuster, Zehra Arslan, Julius Koller, Petra Feriancova, Gianni Caravaggio, Jordi Mitjà, Francesco Jodice, Gruppo A12, Cliostraat, Margret H. Blondal, Alfredo Pirri, Christelle Familiari, Stalker, Bert Theis, Zehra Arslan, Marco Pio Mucci, tra gli altri.

Collabora in diversi progetti transnazionali e comunitari, attualmente è progettista e curatore responsabile del settore Innovation per il progetto The Spur insieme con la Fondazione per l’arte di Roma, il Centro Le Lait di Albì, Bolit di Girona, Sputnik di Bratislava, Bureau ArtsTerritoires di Montpellier e il Museo Es Baluard di Palma di Mallorca.

Autore di numerosi saggi, libri e articoli, scrive abitualmente su Arte e Critica e su Flash Art, oltre ad aver collaborato con Mousse, Contemporary della Phaidon Press, Exibart, Abitare, Area, PPC, EWT, MU6 tra gli altri. Per la casa editrice Postmedia di Milano è autore dei libri Silencers and Amplifiers su Zafos Xagoraris e Constructed Atmosphere su Philippe Rahm, quest’ultimo è stato candidato al Compasso d’oro 2015.